Il mercato dei vini di pregio è un punto di incontro tra appassionati, collezionisti e investitori. Non di rado queste figure coincidono.
In un settore in continua crescita, un ruolo molto importante è stato conquistato dal mercato En Primeur, che fa riferimento a una tradizione iniziata già nel XIII secolo a Bordeaux e che nel tempo si è evoluta, arrivando a rappresentare ancora oggi una fetta importante per lo specifico segmento dei fine wines.
In questo articolo vedremo cos’è, come funziona e come avviene la distribuzione dei vini da collezione nel mercato En Primeur attraverso il sistema de La Place de Bordeaux.
Inoltre, vedremo quali sono le dinamiche di acquisto e i principali attori del mercato.
Cos’è e come funzione il mercato En Primeur dei vini di pregio
Il mercato En Primeur come lo conosciamo oggi è nato per rispondere alle esigenze di liquidità degli châteaux e, allo stesso tempo, per creare nuove possibilità di mercato.
A partire dal XVII secolo inizia a definirsi una rete di distribuzione nella quale i commercianti acquistavano dai principali produttori i vini ancora in botte. Una scelta che, a fronte di un prezzo per loro più favorevole, comportava principalmente 3 svantaggi:
- controllo molto limitato sulle fasi di affinamento e imbottigliamento del vino acquistato;
- l’eventualità che la qualità del prodotto venisse sovrastimata rispetto al prezzo pagato;
- rischio di imprevisti durante le operazioni di cantina, con conseguente perdita di prodotto.
Dall’altro lato, grazie a questo sistema, i commercianti riuscivano a mantenere un maggiore controllo sui prezzi e gli châteaux ottenevano in anticipo la liquidità di cui avevano bisogno.
Con il passare degli anni la commercializzazione En Primeur si è rivelata particolarmente attrattiva sia per i négociants che per gli châteaux, grazie alla crescente domanda di vini di pregio e all’attenzione crescente per questo segmento di mercato.
La distribuzione En Primeur dei vini avviene grazie a un sistema che viene chiamato La Place de Bordeaux.
Come funziona La Place de Bordeaux
Le origini de La Place de Bordeaux risalgono al XIII secolo: fu Luigi IX, nel 1243 a concedere le prime licenze per la contrattazione del vino. Un secolo più tardi, Filippo IV diede il via a una rimodulazione che ha portato alla definizione del sistema de La Place come lo conosciamo oggi.
Nel sistema di Bordeaux non esiste la possibilità di acquistare direttamente dall’azienda. Questo è infatti caratterizzato da una struttura composta da 3 attori: châteaux - courtier - négociants. Gli châteaux (le aziende vitivinicole) vendono i propri vini ai négociants (commercianti) attraverso i courtier (intermediari) originariamente introdotti per evitare che gli aristocratici trattassero direttamente con le classi mercantili.
Infine, i négociants si rivolgono direttamente all'acquirente finale.
Le tempistiche del mercato En Primeur differiscono da quelle del mercato tradizionale. Tra fine aprile ed inizio maggio, ogni anno prende il via la campagna En Primeur inerente alla vendemmia dell’anno precedente.
Per esempio, parlando della campagna En Primeur di Bordeaux di quest’anno, il vino prodotto con la vendemmia del 2022 è stato degustato e valutato per la prima volta nella primavera 2023. Da quel momento le aziende comunicano i prezzi dei vini, e commercianti e clienti finali possono iniziare ad acquistare En Primeur. Il vino però, ancora nelle botti, sarà messo in commercio solamente all’inizio del 2025.
Il sistema de La Place de Bordeaux costituisce un percorso consolidato ed efficiente verso il mercato globale, tanto che un’azienda può arrivare a vendere un’intera annata in poche ore. Il compito dei courtier è quello di fare da intermediari tra lo château e il négociant per quanto riguarda dinamiche come quantità di bottiglie disponibili in base al raccolto e valore sul mercato.
I commercianti si occupano della distribuzione del vino e questo fa sì che le aziende non abbiano bisogno della propria rete di vendita. Ciò si rivela particolarmente utile quando la domanda supera l’offerta: questi sono infatti responsabili di una equa distribuzione dei vini più rari.
Grazie a un numero di distributori definito, il sistema de La Place de Bordeaux rende anche più facile la tracciabilità dei vini di pregio, sia da parte delle aziende che dei consumatori.
Questi diversi elementi rendono il sistema di distribuzione una soluzione veloce, economica ed efficiente. Con il passare del tempo, anche i produttori di altre regioni della Francia e molte delle maggiori aziende internazionali hanno destinato parte della loro produzione alla vendita attraverso il sistema de La Place. Tra questi, diversi domaines di Borgogna, aziende del Rodano e del Portogallo, ma anche italiane, spagnole e americane.
Nonostante questo, il valore dei Bordeaux del mercato En Primeur continua ad essere ineguagliato.
Oggi La Place tratta i due terzi di tutto il vino prodotto a Bordeaux, unendo oltre 300 négociants a commercianti e importatori in circa 170 paesi nel mondo.
Come avvengono le degustazioni En Primeur
Il sistema di origine bordolese permette di degustare in anticipo le annate e di stimarne la qualità.
A questo evento ogni anno è dedicato un periodo, da fine aprile a inizio maggio circa, e i vigneti di Bordeaux diventano un punto di incontro per i diversi protagonisti del mondo enologico: dai commercianti ai rivenditori, ai giornalisti del settore.
Ovviamente, si tratta anche di un’occasione imperdibile per i critici più influenti di tutto il mondo. Le valutazioni effettuate dalla critica in questo contesto hanno un'influenza enorme sull’immagine e quindi sul successo dei vini bordolesi, andando anche ad incidere sui prezzi dell’ultima annata, presentata durante gli eventi di degustazione.
Di solito i prezzi vengono infatti determinati durante i due mesi successivi, quando i critici avranno già espresso i propri giudizi sui vini degustati. La vendita dei singoli vini, e di conseguenza la comunicazione delle quotazioni di mercato, è spalmata su un arco di tempo che va da metà maggio a fine giugno.
Se vuoi approfondire come funziona il sistema dei punteggi dei vini da collezione, e quale influenza possono avere sui vini nel mercato En Primeur, puoi leggere qui l’articolo che lo spiega.
Perché investire nel mercato En Primeur?
Il prezzo dei vini nel mercato En Primeur è quasi sempre più basso di quello al quale sarà venduto dai négociants al cliente finale, al termine della campagna.
Collezionisti e investitori possono quindi acquistarli e rivenderli in seguito a un prezzo più elevato. Inoltre, il mercato En Primeur consente di avere vini rari e molto ricercati sul mercato in diversi formati, anche in quelli meno comuni.
Per capire se l'investimento in vini nel mercato En Primeur possa essere adatto a te, dovresti porti 3 domande fondamentali:
- Cerco un investimento che porti a rendimenti nel lungo periodo?
- Voglio collezionare grandi Bordeaux che con il tempo saranno sempre più rari?
- Voglio acquistare bottiglie a un prezzo inferiore rispetto a quello che avranno sul mercato?
Bordeaux 2022: En Primeur in sintesi
L’annata 2022 di Bordeaux vede un livello qualitativo a tratti altissimo con la riuscita magistrale di qualche ottimo vino. In linea generale possiamo ritenere la Right Bank, in grande spolvero rispetto al Médoc anche se non mancano nomi illustri dalla Rive Gauche, la Left Bank della Dordogna.
Meteorologicamente parlando, l’annata 2022 a Bordeaux è stata segnata da condizioni calde e torride ma anche da escursioni termiche giorno/notte piuttosto marcate. Le vigne hanno patito stress idrico e temperature elevate ma le piante più vecchie sono state capaci di autoregolarsi in maniera eccezionale. Come già accaduto in precedenti annate di siccità, tali condizioni hanno condizionato le rese riducendole in maniera significativa, in alcuni casi di più del 30%, e hanno prodotto acini di piccole dimensioni con bucce spesse e polpa concentrata.
In questo quadro così complesso, i Cabernet Sauvignon su suoli delle graves sono risultati molto sensibili all’andamento climatico avendo patito il caldo sopra la media e la poca quantità di precipitazioni. Brillano invece, per eccellente qualità potenziale, alcuni nomi storici della Rive Droite nelle denominazioni di Saint-Émilion e Pomerol dove le uve Cabernet Franc e Merlot riescono a performare bene in annate in cui è opportuno vendemmiare anticipatamente per preservare degli equilibri tra strutture acide/tanniche e frutto.
I migliori vini hanno sin da subito dimostrato una grande concentrazione con alti livelli di tannini e, sebbene l'acidità sia contenuta, mostrano precisione e una notevole freschezza.
Come sempre, ai fini di un’ottimale riuscita in termini qualitativi, cruciale è stata la decisione relativa alle date di raccolta. Inoltre i produttori non nascondono quanto una pigiatura molto delicata sia stata una scelta fondamentale per preservare la limitata acidità malica presente nelle uve.
I punti chiave sull’annata di Bordeaux 2022 sono dunque riassumibili come segue:
- Condizioni eccezionalmente calde e secche;
- Rese ridotte per un raccolto di circa un terzo inferiore alla media;
- Acini di piccole dimensioni dalla buccia spessa;
- Vini con elevati livelli di tannino ma contenuti livelli di acidità.
Tra i nomi che riportano alcune tra le performance più brillanti si trovano Petrus, Vieux Château Certan e La Conseillante (riuscita storica per lo Château) a Pomerol; Cheval-Blanc, Angélus, Ausone e Figeac a Saint-Émilion; Lafite-Rothschild e Pichon Longueville Comtesse de Lalande a Pauillac; Palmer a Margaux; Léoville Las Cases a Saint-Julien; Cos d’Estournel e Montrose a Saint-Estèphe.
L’overview generale della 2022 è dunque di una vendemmia spartiacque che potrebbe segnare un nuovo benchmark tra i Bordeaux moderni e i Bordeaux contemporanei: un nuovo punto di riferimento per un’annata affascinante che ha prodotto vini che stupiscono oggi per equilibrio e freschezza nonostante l’andamento climatico di una stagione tutt’altro che abituale.
Mercato En Primeur: una risorsa preziosa
In questo articolo abbiamo visto come il mercato En Primeur comporti grandi benefici agli châteaux, che riescono così ad ottenere liquidità in anticipo, e ai commercianti, che hanno quindi un controllo maggiore sui prezzi.
I consumatori finali hanno infine il vantaggio di acquistare vini di pregio ad un costo inferiore rispetto a quelli che le bottiglie avranno una volta commercializzate.
Il sistema di distribuzione bordolese è chiamato La Place de Bordeaux, una realtà tanto peculiare quanto efficiente nel garantire la capillarità della diffusione a livello internazionale e un’equa distribuzione dei vini da collezione.
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